Ipertensione notturna: cause e sintomi

ipertensione notturna

Nel novero dei disturbi del sonno, ossia dei fattori e delle condizioni che possono alterare il naturale corso del riposo notturno, è possibile includere anche l’ipertensione notturna. Può avere diverse cause e manifestarsi con sintomi più o meno intensi (finanche in forma asintomatica), in relazione ad altri fattori fisiologici. Una volta riscontrata e diagnosticata, è una condizione che non va sottovalutata, specie se si presenta con cadenza regolare e con una certa intensità; oltre ad essere una condizione di alterazione del riposo, infatti, può rappresentare il segnale di una condizione clinica più grave e potenzialmente pericolosa: vediamo nel nostro approfondimento come riconoscere l’ipertensione arteriosa notturna e come porvi rimedio.

Ipertensione notturna: cos’è

L’ipertensione notturna non è altro che un aumento anomalo della pressione sanguigna che si verifica durante la notte con frequenza regolare. Questo fenomeno è innaturale perché l’andamento del ritmo circadiano dell’organismo umano fa sì che – in condizioni normali – la pressione arteriosa tenda a diminuire di notte. Più in generale, avere la pressione alta di notte può rappresentare un pericolo per la salute; a confermarlo è anche un recente studio, condotto in Spagna su oltre 59mila pazienti e pubblicato dalla rivista Lancet. I ricercatori spagnoli hanno potuto osservare che la pressione notturna costituisce un parametro di misurazione più preciso ed affidabile ma, al contempo, può essere un campanello d’allarme se risulta regolarmente troppo alta. I soggetti ipertesi durante il giorno lo sono anche di notte e, di conseguenza, sono maggiormente esposti al rischio di sviluppare patologie a carico dell’apparato cardiovascolare.

Sintomi dell’ipertensione notturna

Non sempre la pressione alta notturna si manifesta con sintomi evidenti o immediatamente riscontrabili; nella maggior parte dei casi, specie se si tratta di un disturbo sporadico e di lieve entità, l’ipertensione è asintomatica. Al contrario, nei soggetti che soffrono di ipertensione grave o cronica, una pressione arteriosa notturna superiore al normale può manifestarsi con alcuni ‘segnali’ come, ad esempio, emicrania – in soggetti che solitamente non ne sono affetti – frequente stimolo ad urinare durante la notte. Possono essere sintomatici di pressione alta durante la notte anche risvegli notturni reiterati, apnea ostruttiva del sonno, roncopatia (russamento), sangue dal naso e generiche difficoltà respiratorie.

ipertensione della notte

Quali sono le cause dell’ipertensione notturna?

La pressione notturna alta è molto comune nei soggetti ipertesi o che hanno una certa predisposizione all’ipertensione. Quest’ultima spesso non ha origini ben definite ma può essere ascritta alla genetica (familiarità) ma anche a fattori più aleatori, tra cui abitudini alimentari non particolarmente sane. Una dieta poco equilibrata, caratterizzata da un uso eccessivo del sale o dal consumo di cibi molto sapidi e conditi, può incidere negativamente sulla pressione arteriosa; allo stesso modo, bere troppo caffè e non assumere quantità sufficienti di Vitamina D può agevolare l’insorgere dell’ipertensione.

Un’alimentazione scorretta o squilibrata, abbinata ad uno stile di vita sedentario e poco dinamico, concorre in maniera non meno significativa alla pressione alta, alla quale sono maggiormente esposte le persone in sovrappeso. Quelle sopra elencate costituiscono le cause più frequenti della cosiddetta ‘ipertensione primaria’, slegata da condizioni mediche o patologiche precise; in caso contrario, infatti, si parla di ‘ipertensione secondaria’, riconducibile a condizioni fisiologiche o patologiche quali diabete, gravidanza, disfunzioni ormonali e lupus, ma anche terapie farmacologiche, alcolismo, fumo ed uso di sostanze stupefacenti.

Quali sono i rischi dell’ipertensione notturna?

A lungo andare, specie se trascurata, l’ipertensione notturna può innescare problemi di salute di una certa gravità; in particolare, possono subentrare patologie quali insufficienza cardiaca, aneurisma, disfunzioni a carico dei reni, problemi alla vista e deficit di memoria.

Diagnosi di ipertensione notturna

Per diagnosticare una eventuale pressione alta notturna è necessario ricorrere ad uno strumento diagnostico diverso da quelli adoperati nello screening comune. Allo scopo, infatti, bisogna sottoporsi al monitoraggio continuo della pressione arteriosa, una procedura meglio nota come “Holter pressorio 24 ore”; la rilevazione viene eseguita per mezzo di un dispositivo (un bracciale collegato ad uno sfigmomanometro) che resta in funzione continuativamente per 24 ore, fornendo un quadro completo della pressione arteriosa e registrandone le oscillazioni più significative.

Cura e prevenzione dell’ipertensione notturna

Per prevenire casi di pressione alta la notte è possibile mettere in pratica diversi accorgimenti:

  • Modificare la propria alimentazione, riducendo l’apporto di sale e il consumo di cibi grassi o molto sapidi, ricchi di condimento o preconfezionati;
  • Modificare abitudini e stile di vita, cercando di fare più attività fisica per evitare di prendere peso;
  • Limitare il consumo di alcool e caffè;
  • Smettere di fumare;
  • Integrare il fabbisogno di Vitamina D se necessario.

In aggiunta, soprattutto per condizioni ipertensive molto lievi, è bene non trascurare altri aspetti come lo stress e la qualità del sistema di riposo utilizzato per dormire. Un buon materasso, infatti, può favorire il relax e facilitare l’addormentamento; inoltre, un supporto adeguato consente di mantenere un miglior allineamento delle gambe e della schiena che, a sua volta, può migliorare la circolazione sanguigna. Pertanto, anche per un maggior comfort e il benessere che ne può derivare, è bene dormire su un materasso ad alte prestazioni che possa effettivamente migliorare la qualità del riposo notturno: i tanti modelli disponibili nello shop online di Inmaterassi.it si adattano alle esigenze ed alle preferenze più disparate, grazie ad un’ampia gamma di opzioni differenti.

In presenza di crisi ipertensive notturne, invece, è bene consultare il proprio medico curante oppure uno specialista, così da approntare una terapia farmacologica mirata. Nel caso in cui si assumano già farmaci antipertensivi, può essere utile – previo consulto con il medico curante – spostare la terapia di sera, magari prima di andare a letto, così che possa risultare più efficace durante le ore notturne. In realtà, già in presenza della semplice diagnosi di ipertensione notturna è opportuno richiedere un consulto medico, allo scopo di individuare tempestivamente le cause e trattare i sintomi, così da evitare che tale condizione possa degenerare o cagionare problemi di altra natura.

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