I disturbi del sonno sono un insieme di condizioni molto diverse tra loro, accomunate però da una stessa caratteristica: inficiare la qualità del riposo notturno. Data la funzione ‘ristoratrice’ del sonno, è chiaro come qualsiasi disturbo, anche il più lieve, possa alterare la capacità dell’organismo di recuperare le energie profuse nel corso della giornata e ripristinare i livelli ottimali di alcune funzionalità. Spesso oggetto di ironia, e generalmente sottovalutati, i piedi freddi a letto possono essere considerati, a tutti gli effetti, un disturbo del riposo notturno; si tratta di una condizione molto comune che, nella maggior parte dei casi, non è collegata a disturbi più gravi. Ciò nonostante, è bene non trascurare questo tipo di problema, specie se si presenta in maniera molto frequente.
Di seguito, vediamo tutto quanto c’è da sapere in merito, dalle cause principali ai possibili rimedi.
Piedi freddi a letto: cause
Per quanto possa sembrare banale, la causa principale dei piedi freddi di notte durante il riposo è la temperatura ambientale. Quando fa molto freddo, il nostro corpo attiva un meccanismo difensivo di ‘conservazione’ degli organi vitali; il sangue viene quindi convogliato verso l’area cerebrale per preservare le funzioni primarie dell’organismo. Ciò comporta, di conseguenza, un minore afflusso sanguigno alle estremità, ossia gli arti inferiori e superiori; è questo il motivo per cui, quando si abbassano le temperature, in molti soffrono di geloni ai piedi o di mani fredde.
Più di rado, soffrire di piedi gelati durante il sonno può essere sintomatico di problemi riguardanti la circolazione sanguigna (a prescindere dal clima o dalle temperature); in sintesi, è possibile che il sangue faccia fatica a raggiungere i tessuti dei piedi, in presenza di condizioni fisiologiche e non che alterano l’attività del sistema circolatorio. Il rapporto, più o meno diretto, tra piedi freddi e cattiva circolazione, può dipendere da diversi fattori, non sempre di ordine fisiologico. Un’attività cardiaca insufficiente o irregolare può, ad esempio, produrre scompensi che si manifestano anche con la tendenza ad avere i piedi freddi di notte; lo stesso può dirsi dell’ansia cronica o costante: in tal caso, l’organismo agisce attivando meccanismi di autodifesa che possono alterare la normale circolazione del sangue. Quest’ultima può risentire anche di uno stile di vita sedentario e poco sano, accentuato da una cattiva alimentazione e da altre abitudini poco salutari, inclusa quella di bere poca acqua (anche l’idratazione incide sulla circolazione e sul benessere generale dell’organismo).
Qualora i geloni ai piedi siano accompagnati da rossore o sudorazione eccessiva, è possibile che vi sia alla base un disturbo circolatorio; in tal caso, è consigliabile rivolgersi ad un professionista per una diagnosi precisa, soprattutto se riguardante persone di età superiore a 50 anni.
Piedi freddi i rimedi giusti
La cosa più semplice da fare quando si soffre di piedi freddi è indossare calze di lana o comunque non tenere i piedi scoperti a lungo; anche ciabatte o pantofole imbottite, ad esempio, possono essere utili per alleviare il problema. Più in generale, nella stragrande maggioranza dei casi, i vari rimedi servono a riattivare o migliorare la circolazione, per aumentare l’afflusso di sangue alle estremità degli arti inferiori. A tale scopo, quindi, può essere utile preparare un pediluvio con acqua tiepida; oltre a scaldare i piedi quasi subito, questo semplice accorgimento è un toccasana anche per la circolazione locale (il calore agisce da vasodilatatore e agevola il passaggio del sangue nei tessuti).
Per lo stesso motivo, anche un buon massaggio ai piedi può essere d’aiuto: il consiglio è di partire dalle dita e poi procedere verso il tallone, così da riattivare la circolazione prima alle estremità e poi nelle zone con un maggior numero di vasi sanguigni. In aggiunta, è consigliabile bere una tisana a base di ingredienti che possano favorire il miglioramento della circolazione (come quelle a base di frutti rossi); infine, un rimedio più ‘classico’ ma di sicura efficacia: calzettoni in lana e borsa dell’acqua calda, da mettere a letto prima di coricarsi. Se nessuno di questi metodi dovesse rivelarsi efficace o risolutivo, vi è la possibilità di utilizzare alcuni prodotti farmaceutici ad uso topico: si tratta di creme e pomate da applicare localmente, che contengono principi attivi in grado di ripristinare la barriera cutanea dei piedi e migliorare la circolazione a livello locale. Per la scelta della formulazione più adatta, è bene chiedere comunque un consulto al proprio farmacista di fiducia o al medico di base.
Come farsi aiutare dal letto
Migliorare la circolazione ed evitare i piedi freddi durante la notte passa anche dalla scelta di un buon materasso; la qualità del sistema di riposo, infatti, condiziona direttamente quella del sonno notturno. Pertanto, mai lesinare sulla bontà del materasso, della rete e dei cuscini. Ma come può il letto prevenire o limitare i piedi freddi? Anzitutto, se si tratta di un modello ‘double face’, al sopraggiungere della stagione autunnale, occorre capovolgere il materasso per utilizzare la parte ‘invernale’, più calda rispetto al lato ‘primavera – estate’.
In secondo luogo, l’imbottitura deve poter garantire un sostegno adeguato e uniforme alle strutture ergonomiche, senza deformazioni eccessive. È per questo che i materassi in memory foam, come quelli disponibili all’interno dello store online di Inmaterassi.it; grazie alle spiccate proprietà elastiche, questo materiale (una schiuma poliuretanica) è in grado di adattarsi alla forma del corpo, in base alle sollecitazioni dello stesso (pressione e calore). Un materasso in memory consente di limitare molti dei problemi che derivano dal mantenimento di una postura scomposta durante il sonno, in particolare il sovraccarico e lo stress a danno delle varie strutture ergonomiche. Il buon allineamento di busto e gambe favorisce l’afflusso di sangue agli arti inferiori, impedendo così i geloni ai piedi e le mani fredde.