Sonno polifasico: cos’è e cosa comporta

sonno polifasico cos'è

Il sonno rappresenta quello stadio fisiologico mediante il quale il nostro organismo mette in atto importanti processi rigenerativi, indispensabili per il benessere psicofisico dell’individuo. Tale processo ha due caratteristiche fondamentali: è reversibile e ricorrente. Ciò vuol dire che, da un lato, che il sonno non è permanente (ossia ha una durata limitata nel tempo) e, dall’altro, si ripete con regolarità su base giornaliera. Di norma, infatti, un individuo dorme almeno una volta al giorno: generalmente, il sonno coincide con le ore notturne, in relazione ai meccanismi che regolano il ritmo circadiano. Non di rado, i periodi di sonno giornalieri possono essere anche due (primo pomeriggio e notte), a seconda delle abitudini. In tal caso, si parla di sonno “bifasico”, in contrapposizione a quello “monofasico”: essi costituiscono i due schemi di riposo più comuni, in quanto si adattano alla routine ed allo stile di vita della maggior parte delle persone.

Sonno polifasico: cos’è?

La pratica di dormire più di due volte nell’arco della stessa giornata viene definita “sonno polifasico”; tale definizione, coniata ad inizio Novecento dallo psicologo J. S. Szymanski, identifica un approccio, non privo di rischi e controindicazioni, fondato sulla distribuzione ‘intermittente’ delle ore di sonno. Di base, questo schema non implica una riduzione delle ore complessive di riposo, benché venga attuato per ottimizzare il tempo a disposizione riducendo in parte quello dedicato a dormire. A tal riguardo, va tenuto presente che il numero ‘ideale’ di ore di sonno varia in base all’età; si stima, ad esempio, che un adulto in buona salute di età compresa tra 26 e 64 anni dovrebbe riposare tra le 7 e le 9 ore al giorno; un neonato, di contro, ha bisogno di dormire molto di più (tra le 11 e le 14 ore al giorno).

Quali sono i metodi?

Esistono diversi pattern di riposo mediante i quali è possibile praticare il sonno polifasico. Il principio di base è sempre lo stesso: frazionare le ore del giorno ricavando periodi, più o meno brevi, di riposo anziché dormire in maniera continuativa per 7-8 ore durante la notte.

Programma Dymaxion

Il programma “Dymaxion” prevede brevi periodi di riposo da 30 minuti ogni 6 ore, per un totale di 2 ore di sonno al giorno. La prima testimonianza relativa a questo particolare schema di sonno polifasico risale al 1943, quando l’architetto americano Buckminster Fuller rivelò – tramite un articolo pubblicato sul Time – di aver seguito questo programma di riposo per ben due anni.

Programma Uberman

Il “programma “Uberman”, invece, si sviluppa in diversi modi; uno dei più comuni è quello che consiste in 3 ore di sonno al giorno, ottenute mediante periodi di riposo da 20 minuti ogni 4 ore. In alternativa, gli intervalli di sonno possono durare 30 minuti; questo schema può essere attuato anche in altro modo, ossia programmando otto riposi brevi nell’arco di una giornata.

Programma Everyman

Il programma “Everyman”, infine, rappresenta forse l’approccio più soft al sonno polifasico: a tre ore di riposo notturno vengono abbinati ‘riposini’ da 20 minuti da distribuire liberamente durante il giorno. Questo schema può essere implementato in diversi modi, variando la durata del sonno notturno e degli intervalli di riposo diurno.

Sonno polifasico: benefici e rischi

Circa i possibili benefici del sonno polifasico non vi sono prove scientifiche convincenti; in linea di massima, questo tipo di pratica presenta perlopiù rischi di varia natura, legati principalmente alla privazione del sonno ed alle relative conseguenze. Uno studio del 2017 (“Irregular sleep/wake patterns are associated with poorer academic performance and delayed circadian and sleep/wake timing”), condotto da un team di ricercatori americani, ha evidenziato significative alterazioni del ritmo circadiano in un campione di studenti con pattern di riposo irregolari.

La ricerca ha interessato 61 studenti universitari, che sono stati monitorati per un periodo di 30 giorni; il loro comportamento in relazione all’alternanza tra sonno e veglia è stato analizzato e parametrato in base all’Indice di Regolarità del Sonno (SRI). I ricercatori hanno impiegato un modello matematico per dimostrare che “le differenze nel ritmo circadiano tra i gruppi Irregolari e Regolari erano dovute primariamente alla differente esposizione alla luce”. Contestualmente, è emersa una correlazione positiva tra rendimento accademico ed un buon SRI; “queste scoperte” – si legge nel report – “mostrano come schemi di sonno ed esposizione alla luce irregolari sono associati con ritmi circadiani sfasati e minor rendimento scolastico”.

sonno polifasico benefici

In aggiunta, lo studio ha evidenziato come l’attuazione di schemi di riposo irregolari influisca negativamente anche sulla secrezione della melatonina, alterando anche la propensione al sonno. Pertanto, è consigliabile approcciare il sonno polifasico con molta cautela; nel caso in cui si voglia cominciare a praticare uno schema di riposo del genere, è bene farlo inizialmente in maniera graduale, cercando soprattutto di non ridurre le ore complessive destinate al sonno nell’arco di una singola giornata.

È possibile, ad esempio, passare prima dal sonno monofasico a quello bifasico, frazionando 8 ore di riposo notturno in 6-7 ore di sonno per notte abbinati a 1 o 2 ore di sonno diurno. A riguardo, giova ricordare che la qualità del riposo non è strettamente correlata alla quantità; ciò che conta, infatti, è dormire ‘bene’ e non, necessariamente, ‘tanto’.

Il sonno polifasico, da questo punto di vista, può rappresentare un’opzione valida per chi vuole organizzare la propria routine giornaliera in modo diverso, in vista di impegni o scadenze particolari. Per migliorare la qualità del sonno, invece, non si può prescindere dall’impiego di un adeguato sistema di riposo, in grado di garantire benessere e comfort: da questo punto di vista, la scelta del supporto è fondamentale e non va trascurata. Per individuare il materasso giusto, che possa rispondere al meglio alle proprie esigenze ed abitudini, consigliamo di consultare il catalogo online di inmaterassi.it per trovare un’offerta materassi, così da scegliere agevolmente la soluzione migliore al giusto prezzo.

Torna in alto